RIEVOCAZIONI STORICHE IN UMBRIA: I GIOCHI DELLE PORTE A GUALDO TADINO

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I Giochi de le Porte: Un Viaggio nel Medioevo a Gualdo Tadino

Ogni anno, l’ultimo fine settimana di settembre, il borgo umbro di Gualdo Tadino si trasforma in un suggestivo scenario medievale, ospitando uno degli eventi più attesi e affascinanti della regione: i Giochi de le Porte. Questa manifestazione, che affonda le sue radici nella storia e nelle tradizioni locali, offre ai visitatori un’opportunità unica per immergersi in un’atmosfera autentica e rivivere i fasti di un tempo ormai lontano.

Una Finestra sulla Storia

I Giochi de le Porte, istituiti nel 1978, traggono ispirazione dall’antico Palio di San Michele Arcangelo, il santo patrono della città. Questo evento rievocativo rappresenta il culmine di una serie di celebrazioni che animano il centro storico di Gualdo Tadino per tre giorni consecutivi, coinvolgendo l’intera comunità in una competizione amichevole ma intensa.

Il Palio di San Michele, le cui origini risalgono al Medioevo, aveva lo scopo di onorare il patrono con giochi e sfide tra i vari quartieri della città. Oggi, questa tradizione è stata ripresa e ampliata, coinvolgendo le quattro porte storiche di Gualdo Tadino: Porta Romana, Porta San Donato, Porta San Facondino e Porta San Martino. Ogni porta rappresenta un quartiere della città e i suoi partecipanti si sfidano in diverse gare per conquistare il prestigioso drappo del Palio.

Le Prove dei Giochi

I Giochi de le Porte si articolano in una serie di prove che richiedono forza, abilità e destrezza. Le principali competizioni includono:

  • Corsa con il Carretto: Una delle prove più spettacolari, in cui i carri trainati da somari si sfidano in una gara di velocità e resistenza.
  • Tiro con la Fionda: Una gara di precisione che esige grande abilità da parte dei partecipanti.
  • Tiro con l’Arco: Una prova che mette alla prova la mira e la concentrazione degli arcieri.
  • Corsa a Pelo: Una corsa sfrenata tra i rappresentanti delle quattro porte, montati a cavallo senza sella, che richiama l’antica tradizione delle corse equestri.

Ogni gara è un tributo alle antiche attività artigianali e militari dei quartieri cittadini, e la rivalità tra le porte è palpabile, alimentando un forte senso di appartenenza e orgoglio comunitario.

Oltre le Competizioni: Un Borgo che Rivive il Medioevo

I Giochi de le Porte non si limitano alle sole competizioni sportive. Durante i tre giorni di festeggiamenti, Gualdo Tadino si trasforma in un vero e proprio villaggio medievale. Le strade del borgo si animano con mercati, botteghe artigianali, taverne e spettacoli in costume, offrendo ai visitatori una full immersion nella vita quotidiana del Medioevo.

Uno degli eventi più attesi è il Convivium Epulonis, un grande banchetto medievale dove si possono gustare piatti tipici della tradizione locale, accompagnati da musica e intrattenimenti che rievocano l’atmosfera conviviale e festosa di un tempo. Le quattro porte si sfidano anche in cucina, proponendo ricette antiche e pietanze che rispecchiano le tradizioni culinarie del borgo.

Le Quattro Porte: Simbolo di Identità e Tradizione

Le porte storiche di Gualdo Tadino non sono solo elementi architettonici di grande interesse, ma rappresentano l’anima della città e dei suoi abitanti. Costruite nel XIII secolo, dopo che un devastante incendio aveva raso al suolo il borgo nel 1237, le porte furono volute dall’imperatore Federico II come parte della ricostruzione della città, protetta da una solida cinta muraria.

Ognuna delle quattro porte – Porta Romana, Porta San Donato, Porta San Facondino e Porta San Martino – corrispondeva a un quartiere, con i propri abitanti, mestieri e tradizioni. Nel corso dei secoli, queste porte hanno visto crescere una forte rivalità, che si esprimeva nelle competizioni durante le celebrazioni di San Michele Arcangelo. Tale rivalità è stata mantenuta viva e oggi rappresenta il cuore pulsante dei Giochi de le Porte, un momento in cui la città si riunisce e rivive il suo passato con orgoglio e passione.

La Leggenda della Bastola: Tra Mito e Realtà

Una delle figure più enigmatiche e affascinanti dei Giochi de le Porte è senza dubbio quella della Bastola, un personaggio avvolto nel mistero e nella leggenda. La Bastola è descritta come una donna di straordinaria bellezza ma di dubbia moralità, spesso identificata come una strega o un’entità sovrannaturale, capace di compiere incantesimi e di assumere sembianze animalesche.

Secondo la tradizione popolare, la Bastola è indissolubilmente legata all’incendio che nel 1237 distrusse Gualdo Tadino. Si narra che fu lei, per vendicarsi di torti subiti, ad appiccare il fuoco che devastò la città. Sebbene questa storia sia stata oggetto di molte interpretazioni e dibattiti, la figura della Bastola è divenuta un simbolo di distruzione e rinascita, un tema centrale dei Giochi de le Porte.

Durante la manifestazione, la Bastola viene rappresentata come l’antagonista per eccellenza, la nemica giurata di Gualdo Tadino, il cui intento era quello di annientare la città. La sua presenza scenica durante i giochi serve a ricordare l’importanza della ricostruzione e del rinnovamento, valori fondamentali che hanno permesso a Gualdo Tadino di risorgere dalle sue ceneri.

Il Significato dei Giochi de le Porte Oggi

I Giochi de le Porte non sono solo una rievocazione storica, ma un momento di forte identità e coesione per la comunità di Gualdo Tadino. Le porte rappresentano non solo i confini fisici della città, ma anche il legame profondo tra passato e presente, tra tradizione e modernità. Partecipare a questo evento significa non solo assistere a uno spettacolo suggestivo, ma anche entrare in contatto con una storia millenaria che continua a vivere grazie all’impegno e alla passione degli abitanti.

Oggi, i Giochi de le Porte attirano visitatori da tutta Italia e dall’estero, curiosi di scoprire una manifestazione unica nel suo genere, che coniuga sport, cultura e tradizione in un’esperienza indimenticabile. Ogni edizione dei giochi è un tuffo nel passato, un’occasione per riscoprire le radici profonde di Gualdo Tadino e per celebrare lo spirito indomito di una città che non ha mai smesso di lottare e di rinascere, proprio come il fuoco che la Bastola cercò di spegnere per sempre, ma che continua a bruciare nel cuore dei suoi abitanti.

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Link al sito: https://www.giochideleporte.it/

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