NATALE TRA LUCI ED OMBRE
L’ analisi della Dott.ssa Luana Tamà – Mediatore Familiare.
Quando il Natale si avvicina, alcuni sorridono e sognano la magia delle luci, il sapore dei cibi che gusteranno, il piacere del rivedere le persone care e altri avvertono uno stato di allerta e preoccupazione. Natale mette alla prova le nuove unioni e segnala le crisi delle unioni più datate. Le festività offrono molti giorni liberi da trascorrere insieme, ma che fare se stare insieme significa essere costretti a una convivenza forzata con chi sentiamo esserci ormai distante, o peggio ostile? Se la coppia è in crisi, nel recarsi dai parenti occorre scegliere se fingere che tutto vada bene, oppure esternare l’attuale difficoltà oppure ancora, magari per la prima volta, non partecipare alla riunione familiare. Il Natale mette alla prova i nodi irrisolti nei rapporti familiari, l’aspettativa idealizzata mantenuta viva nei periodi di assenza di contatto si scontra con la realtà concreta: i miei parenti mi rimandano un’immagine di me che mi piace, o non mi piace? Stare nella mia famiglia mi procura un senso di appartenenza o mi fa sentire ancora più alieno? C’è anche chi lavora e non può tornare a casa. L’essere lontano e non poter raggiungere la propria famiglia d’origine, procura un senso di solitudine o di libertà?
Qual è la giusta distanza, o al contrario la giusta vicinanza quando si è genitori separati? Considero ancora il mio/la mia ex come famiglia? I figli sono felicissimi di vedere insieme riuniti la mamma e il papà quindi perché non trascorrere il Natale insieme? Ma se poi si illudono che i loro genitori separati torneranno insieme? I figli, a prescindere, continueranno sempre a pensare: “Che bello sarebbe se i miei genitori si volessero ancora bene!”. E i genitori? È vero per entrambi che i sentimenti di attrazione per il/la partner sono tramontati irrimediabilmente?
Il Natale è un grande attivatore di significato per la famiglia.
I parenti si riuniscono attorno al presepe o all’albero, si ha l’occasione di rivedere chi è lontano, di accorgersi che il tempo passa e che non scorre nello stesso modo ovunque. É un bene per alcuni, doloroso per altri.
É il momento della nostalgia, a volte per ricordare chi è assente e sorridere al pensiero dell’ultimo incontro, altre dà un peso ancor più insopportabile alla solitudine.
Natale è la festa dei più piccini di casa, che credono ancora nella magia e nell’impossibile viaggio di Babbo Natale nel cielo su una slitta per portare i regali e lasciarli sotto l’albero. Quanta infanzia perde un bimbo quando sa che Babbo Natale non esiste? E noi che siamo ormai adulti, che cosa vorremmo ricevere in regalo?
Lascio sotto l’albero questi spunti di riflessione augurando Buone Feste!
Dott.ssa Luana Tamà