Ufficialmente l’idea di Medicus: premio Gentile da Foligno nasce il 19 maggio 2012 con la lectio magistralis di Salute Italia del dottor Moreno Finamonti.
L’idea è buona ma occorrono anni per formare una squadra all’altezza di costruire e realizzare quello che oggi è Medicus e soprattutto quello che sarà Medicus.
Di seguito, suddivisa in vari articoli, la lezione magistrale, dove si evincono le tematiche del grande evento.
PARTE PRIMA
Ogni mattina alle quattro, il Dalai Lama si alza ed inizia un esercizio di contemplazione della morte, non della morte in generale, ma della sua morte. Immagina quello che accadrà quando morirà, perché come dice “la morte è certa, ignota è solo la data”.
Un famoso romanzo, inizia: “il segreto è come si muore”. Tutto vero, ma non è esaustivo infatti io aggiungerei, in primo luogo, il motivo per il quale si nasce, che è la domanda meno di moda; tutt’ al più ci chiediamo qualche volta da dove veniamo e perché poi starsi ad arrovellare già che esistiamo?! In secondo luogo perché e quando si muore? E, infine, dove andremo? Posto che, come tutti, alla prima e alla terza domanda, l’alfa e l’omega, non saprei rispondere, se non per atto di fede, porrei la mia attenzione sulla domanda di mezzo. Infatti “perché e quando si muore” è pur sempre una bella domanda; alla prima parte si potrebbe rispondere molto semplicemente che siamo animali programmati a vivere per un certo periodo e poi dobbiamo lasciare spazio anche per sovraffollamento territoriale ai nostri simili che proseguiranno la specie. Qualcosa in più possiamo dire sulla seconda parte della domanda. Tolti gli incidenti di ogni sorta (naturali, accidentali, provocati ecc.), un grande sforzo scientifico si sta sviluppando per far raggiungere alla popolazione il suo limite temporale di vita più lungo. Siamo ancora agli albori, non tanto degli studi, ma della loro divulgazione.
Negli ultimi anni, nei Paesi cosiddetti industrializzati, l’impostazione del concetto di tutela della salute ha subito una notevole trasformazione. Alcune valutazioni sui fattori causali di malattia, i nuovi indirizzi preventivi, i cambiamenti demografici, l’enorme sviluppo delle tecnologie bio-mediche, senza un corrispondente, però, sostanziale salto di qualità nella salute della popolazione, hanno indotto una ulteriore evoluzione delle azioni per la salute. Infatti le modificazioni sociali e culturali ed una aumentata consapevolezza di come i problemi sociali influiscono sulla salute insieme alle nuove tecnologie dei mezzi di comunicazione, hanno portato ad una modificazione della strategia della prevenzione delle malattie che si concretizza nella più dinamica promozione della salute.
La salute è “uno stato di complesso benessere fisico, psichico e sociale e non solo assenza di malattia o infermità” in base alla definizione dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e che oggi nel suo significato più ampio viene anche concepita come “una condizione di armonico equilibrio, fisico e psichico, dell’individuo, dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale”.
L’aumentata aspettativa di vita parallelamente alla necessità di contenere la spesa sanitaria ha portato ad intensificare gli studi sull’invecchiamento e sui sistemi da adottare per contenere e combattere tale fenomeno fisiologico.
La scienza ci dice che possiamo vivere almeno fino a 120 anni, perché allora muoriamo prima?
Dott. Moreno Finamonti