Il Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina del 2023 è stato attribuito a Katalin Karikó e Drew Weissman, due scienziati visionari che hanno rivoluzionato la scienza con la loro scoperta sulla modifica delle molecole di mRNA. Tale tecnologia ha reso possibile lo sviluppo dei vaccini a mRNA altamente efficaci contro il Covid-19. Il Comitato responsabile dell’assegnazione dei premi Nobel ha sottolineato che questa innovativa tecnologia ha consentito di superare una delle più gravi minacce alla salute umana dei tempi moderni, salvando milioni di vite e permettendo al mondo di riaprirsi.
Katalin Karikó e Drew Weissman hanno dedicato decenni alla loro ricerca, perseguendo con tenacia l’idea che le molecole di mRNA potessero essere utilizzate a fini preventivi e terapeutici. Nonostante lo scetticismo iniziale della comunità scientifica, che riteneva l’idea impraticabile, i due ricercatori hanno perseverato fino al raggiungimento di un successo straordinario.
Il presidente della Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, Andrea Sironi, ha sottolineato che i vaccini a mRNA sono il risultato di sforzi compiuti negli anni, incluso il campo della ricerca oncologica. Questa sinergia continua a beneficiare entrambe le discipline, con i progressi nella ricerca sui vaccini che influenzano positivamente gli sviluppi nella lotta contro il cancro.
Maria Rescigno, pro rettore vicario dell’Università Humanitas e scienziata sostenuta da AIRC, ha evidenziato che la tecnologia a mRNA, prima di essere impiegata per i vaccini anti-Covid-19, era stata sviluppata per affrontare altre patologie, compresi i tumori, dove è ancora in fase sperimentale. La sua velocità di sviluppo è stata fondamentale durante la pandemia, consentendo la produzione di vaccini entro poche settimane dall’identificazione della sequenza genica dell’antigene desiderato.
Secondo Rescigno, questa stessa rapidità rende la tecnologia a mRNA particolarmente promettente per lo sviluppo di vaccini antitumorali. L’idea è di potenziare la risposta immunitaria dei pazienti contro il tumore, personalizzando il vaccino in base alle specifiche mutazioni del tumore di ciascun individuo.
Sebbene i vaccini a mRNA contro il cancro siano ancora in fase di sperimentazione, la strada è tracciata per l’uso di questa tecnologia rivoluzionaria nella lotta contro le malattie oncologiche. Rescigno sottolinea che, nonostante ciò, sarà necessario del tempo prima che la tecnologia sia pronta per essere utilizzata come trattamento per i pazienti oncologici.
Facebook:https://www.facebook.com/lavocedelcentro
Instagram:https://www.instagram.com/lavocedelcentro23/