LE MALATTIE TRASMESSE SESSUALMENTE – L’HERPES GENITALE – A CURA DEL DOTT. MORENO FINAMONTI

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L’herpes genitale è una infezione dovuta all’Herpes simplex virus (HSV), di cui esistono due tipi: il tipo1 ed il tipo 2. L’HSV è un virus molto comune, diffuso a livello planetario e si stima che oltre 500 milioni di persone nel mondo abbiano un’infezione da HSV. Una volta contratta l’infezione, il virus rimane latente all’interno dell’ organismo per tutta la vita ed in caso d’indebolimento delle difese immunitarie si può riattivare.

L’HSV-2 causa principalmente l’herpes genitale che rappresenta la più diffusa patologia ulcerativa a trasmissione sessuale nel mondo ed è considerata un problema di salute globale.

L’HSV-1 è responsabile prevalentemente dell’herpes labiale. Sono possibili infezioni neonatali da HSV-2: l’85%dei casi dell’infezione avviene durante il parto, nel 10% il neonato s’infetta dopo la nascita durante l’allattamento, se sono presenti lesioni al seno, attraverso baci etc. e nei restanti casi per un’infezione intrauterina.

Le complicanze per il nascituro possono essere varie e pericolose. L’infezione da HSV-2 è comune nelle persone con HIV.

L’herpes genitale è altamente contagioso e viene trasmesso principalmente durante i rapporti sessuali di tutti i tipi attraverso i fluidi corporei o il contatto diretto delle vescicole con i genitali. Nell’80% dei casi l’herpes genitale non dà sintomi o non viene riconosciuto, quando è sintomatico, dopo un periodo d’incubazione di 4-7 giorni,il primo episodio di malattia si manifesta con prurito, bruciore, dolore all’area genitale,dolore quando si urina, febbre, ingrossamento dei linfonodi inguinali,comparsa di vescicole nella zona genitale e anale.

Dopo 2-3 settimane dalla loro comparsa, le vescicole si trasformano in ulcere e scompaiono in pochi giorni,ma il virus rimane latente a livello dei gangli nervosi delle zone colpite e può recidivare ciclicamente in caso di indebolimento del sistema immunitario. Quando asintomatico,i pazienti possono eliminare il virus e trasmettere l’infezione.

La diagnosi può essere clinica ma deve essere confermata da test di laboratorio. L’isolamento del virus in colture cellulari è ancora considerato il gold standard, mentre quando non è possibile eseguire una coltura si utilizzano le tecniche di amplificazione degli acidi nucleici.

La diagnosi può essere fatta anche con la sierologia, con la ricerca degli anticorpi specifici anti-HSV-1 e HSV-2 nel sangue. Tutti i pazienti che hanno contratto il virus continuano a produrre minime quantità di IgG.

La presenza di anticorpi anti-HSV-2 indica più probabilmente una infezione genitale, mentre la presenza di anticorpi anti-HSV-1 può indicare un’infezione orale o genitale. Nell’infezione neonatale da HSV la terapia con aciclovir va iniziata immediatamente, anche nei casi sospetti che sono in attesa di test diagnostici di conferma e nei neonati senza sintomi ma con lesioni materne erpetiche. I soggetti con herpes genitale debbono astenersi dall’attività sessuale quando sono presenti vescicole o altri sintomi.

DOTT. MORENO FINAMONTI