La digestione degli amidi inizia nella bocca tramite una molecola che si chiama PTIALINA, un enzima salivare. Ma se la secrezione di ptialina viene interrotta con l’ingestione di un cibo acido gli amidi o meglio le loro lunghe catene non vengono destrutturate e la lunga digestione di queste sostanze non ha inizio, sarà lo stomaco a doversene fare carico.
Ma, mentre la digestione degli amidi (carboidrati) è lenta, la digestione degli acidi è veloce, in meno di due ore in ambiente molto acido, così facendo però lo stomaco fortemente acido modificherà la struttura chimica degli amidi e quindi li stocca: che l’amido arrivi prima o dopo gli alimenti acidi, non cambia il risultato.
Non si deve associare quindi acido + amido, si produce flatulenza, cattiva digestione e
probabilmente forte accumulo. Gli amidi e le proteine non vanno molto d’accordo perché sono entrambi alimenti complessi. In compenso, le proteine animali associate ai piccoli farinacei (rapa, barbabietola, radici, piselli, carote, ravanello, pastinaca), amidi leggeri, sono meno difficili da digerire. Abbinate al pesce, non avrete nessuna difficoltà a digerirle.
Per farvi un esempio eloquente:
pesce + piselli si digeriscono meglio di carne rossa + patate.
Alcuni consigli:
Il limone (acido) va usato attentamente, non con la carota, barbabietola, cuscus (amidi).
Il pesce (proteine) con un filo di limone (acido) e accompagnato da riso o patate al vapore (amidi) non è consigliato, meglio con un filo d’olio.
Bere l’acqua lontano dai pasti.
Mangiare la frutta lontano dai pasti, tranne ananas e mela.
Non coricarsi appena mangiato.
Camminare almeno un’ora tre volte a settimana aiuta l’intestino.
Riepilogando:
1. No acido + amido.
2. No proteine + amido (sono entrambe strutture complesse).
3. Solo proteine + amido leggero (rapa, barbabietola, piselli, carote, ravanello).
4. Si acido + neutro.
5. Si amido + neutro.
Le famiglie del cibo sono state descritte nell’articolo precedente.
DOTT. MORENO FINAMONTI
– specialista in microbiologia e virologia –