La forfora è un fenomeno assai comune, nel quale il cuoio capelluto si presenta ricoperto da un’abbondante desquamazione biancastra. Questo eccessivo sfaldamento, appunto chiamato forfora, è spesso accompagnato da prurito e da un fastidioso “effetto neve”, accentuato dalla pettinatura e dallo sfregamento dell’epidermide.
La buona notizia è che solitamente la forfora può essere efficacemente controllata; quando il disturbo non è troppo accentuato sono sufficienti lavaggi quotidiani con shampoo o lozioni apposite, dotate di un certo potere antimicotico e di una base lavante efficace, ma allo stesso tempo non irritante per l’epidermide.
La forfora è un problema prevalentemente maschile, infatti i maschi producono maggiori quantità di sebo, probabilmente per i più elevati livelli di androgeni. Sulle cause del disturbo sono state avanzate molte ipotesi tra le quali la cattiva alimentazione, lo stress e gli errati lavaggi del cuoio capelluto con prodotti non idonei. In molti casi però, il vero colpevole è un fungo, la malassezia furfur che vive sul cuoio capelluto della maggior parte delle persone senza creare alcun fastidio.
L’esatta causa che porta all’incontrollata proliferazione del Pityrospum (malassezia furfur) non è nota e l’eventuale trattamento, come in tutte le patologie da me rappresentate precedentemente sono a carico del sanitario che vede la persona, tuttavia in questo caso darò dei consigli utili.
Una detersione quotidiana con prodotti delicati aiuta a rimuovere l’eccesso di sebo e a prevenire la comparsa di forfora. Fare una dieta ricca di frutta e verdura e pesce, moderando il consumo di alcol e formaggi grassi. Ridurre infine l’uso di lacche e gel che possono irritare il cuoio capelluto.
DOTT. MORENO FINAMONTI
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