In un tempo in cui l’Europa veniva ricoperta da un candido manto di chiese, anche altre attività iniziavano a fiorire.
Il Basso Medioevo, anche denominato età dei Comuni, vede un’intensa e vibrante iniziativa da parte dei cittadini: in questo momento nascono le prime cartiere di Pale, piccolo borgo del comune di Foligno.
Grazie alle generose sponde del fiume Menotre, fin dalla fine del XIII secolo a Pale nascono delle gualchiere, primo antenato delle future cartiere. Ben presto, sotto la spinta della vicina abbazia benedettina di Sassovivo, le gualchiere subiscono quella serie di innovazioni che le portano ad essere delle cartiere vere e proprie, famosissime per la preziosa carta che riuscivano a produrre.
L’operosità della cartiera di Pale si riflette sulla città di Foligno, che durante il XV secolo diviene una città famosa per la sua vocazione tipografica. Proprio qui, presso i torchi dell’editore Numeister, nel 1472 viene stampata la prima edizione della Divina Commedia di Dante Alighieri.
Tale fame viene suggellata dal bibliotecario vaticano Angelo Rocca, che nel 1590 affermava la superiorità delle cartiere di Pale e Belfiore su tutte le altre presenti in Europa.
Ad un passato medievale e rinascimentale glorioso non poteva che seguire un futuro altrettanto radioso: nel 1810, all’indomani della Rivoluzione Francese e al dominio napoleonico in Europa, a Pale e nella vicina frazione di Belfiore, si contavano ben 16 cartiere attive che occupavano circa 130 operai.
Solo l’incessante evoluzione tecnologica del Novecento porta alla fine di una storia secolare: velocemente, già dal 1911-1912, le cartiere iniziano a ridursi, fino a cessare l’attività pochi anni dopo.
La storia delle cartiere di Pale, come le grandi civiltà iniziata sulle sponde di un fiume, ha donato alla città di Foligno un prestigio e una fama che ancora oggi, grazie soprattutto alla prima edizione a stampa della Divina Commedia, rendono celebre la città di Foligno.