IL TRIANGOLO DELL’AMORE: PASSIONE, INTIMITÀ E IMPEGNO
“Il cuore umano è uno strumento a molte corde; il perfetto conoscitore degli uomini le sa far vibrare tutte, come un buon musicista”.
– Charles Dickens –
La teoria del triangolo dell’amore si deve allo psicologo americano Robert Sternberg e risale alla fine degli anni ’80.
Per Stenberg il concetto di amore rientra in un triangolo in cui ogni vertice è rappresentato da un elemento importante: la presenza o l’assenza di questi tre elementi dà luogo a sette tipi di amore.
Secondo questa teoria, nel legame amoroso vi è la compresenza di tre componenti essenziali: passione, intimità e impegno. Ognuno di questi concetti si definisce in questo modo:
• Passione: desiderio sessuale o romantico di grande intensità, accompagnato da una forte tendenza a cercare l’unione fisica e/o emotiva con l’altro. È la componente motivazionale.
• Intimità: conoscenza dell’altro e fiducia in ciò che è, ciò che fa e ciò che prova. Vicinanza e preoccupazione per il suo benessere. Necessità di vicinanza e di scoperta mutua. È la componente emotiva.
• Impegno: volontà di mantenere il legame e sentimento di responsabilità a riguardo. Interesse nel superare le avversità e preservare l’affetto, che va oltre le circostanze temporanee. È la componente cognitiva.
Sternberg propone l’idea che esistano sette modi di amare, a seconda di come appare e si manifesta ognuno di questi tre elementi. Le sette modalità sono:
• simpatia: è presente solo l’intimità. É la relazione basata su un legame onesto e sincero ma nel quale mancano sia la volontà di impegnarsi che la passione. Non è escluso che in futuro questo rapporto possa evolversi in qualcosa di più profondo e che la simpatia si trasformi in amore;
• infatuazione: è presente solo la passione. Si tratta di quei rapporti dettati da un’attrazione immediata, incontrollabile e d’impulso. Sembra il classico “amore a prima vista” che ci fa sentire legati all’altro/a come se fosse impossibile resistere, ma non sono presenti né intimità né impegno e se ad un certo punto non si svilupperanno, sarà una relazione destinata ad una durata breve;
• amore vuoto: è presente solo l’impegno ma mancano le altre componenti. Sono degli amori vuoti quelle relazioni, ormai deteriorate, che restano in piedi per altri motivi, ad esempio per la presenza di figli piccoli, per paura di restare soli, per motivi economici dovuti alla separazione, ecc. Di solito le coppie che vivono un amore vuoto sono quelle che stanno insieme da molto tempo e vanno avanti nella relazione per inerzia, routine, comodità;
• amore romantico: sono presenti sia intimità che passione, mentre manca la componente dell’impegno. Si tratta di quelle coppie in cui c’è grande voglia di conoscersi, parlare e per le quali il sesso funziona, ma non si trasformerà in amore vero se non riusciranno a maturare la componente dell’impegno: ognuno dei due dovrà metterci quel mattoncino in più che serve in una relazione seria ed orientata verso il futuro;
• amore amichevole: sono presenti intimità ed impegno ma non c’è la passione. Potremmo definirla come un’amicizia più forte e duratura del solito ma nella quale non c’è desiderio sessuale. È probabile che in questa situazione si continui a stare insieme perchè ci si vuole un bene profondo e l’uno ha piacere della compagnia dell’altro. A volte questo amore è tipico anche delle coppie che stanno insieme da molto tempo, in cui la passione è finita da tanto ma ci si vuole ancora bene;
• amore fatuo: sono presenti impegno e passione mentre manca l’intimità. Si tratta di quelle relazioni in cui ci si lascia guidare e travolgere dalla passione, mentre mancano le basi, ad esempio la fiducia o la compatibilità. Sono relazioni che di solito, nonostante l’impegno, non durano nel tempo e sono tipiche delle persone insicure o dipendenti;
• amore perfetto: è quello che racchiude in sé i tre elementi. È un amore raro, difficile non tanto da trovare quanto da mantenere: questo amore va coltivato ed alimentato con grande volontà.
Questi sette tipi di amore possono evolversi con il passare del tempo, subire variazioni e integrazioni, fare passi avanti o indietro.
Tutto dipende dalla volontà che entrambi i partner hanno nel crescere insieme.
L’amore non è una performance, è qualcosa di spontaneo che ci travolge ma nel quale ognuno deve fare la propria parte per aiutare la coppia a crescere.
Comprendere quali componenti stiano facendo parte della nostra storia al momento attuale e quali siano invece le parti più fragili che necessitano di attenzione e rinforzo può essere di grande aiuto per il futuro della relazione.
Delle riflessioni in proposito possono essere fatte con l’aiuto di un professionista, da soli o con il partner, ricordando che la comunicazione è il primo passo per trovare un equilibrio insieme.
Dottoressa Luana Tama’ Mediatore Famigliare