Per alcuni il denaro è tutto, per altri non conta nulla. La verità, come spesso capita, è nel mezzo. Il rapporto con il denaro dev’essere equilibrato, di “rispetto” e non “confidenziale”. Quando si vuole troppo, più del necessario, si giunge ad ad un vuoto difficile da colmare che, sovente, sfocia nella patologia. Il rapporto patologico con il denaro spinge l’essere umano a nutrire sentimenti di rabbia, di invidia, di gelosia verso il prossimo. In alcune circostanze l’avere una adeguata situazione economica non é sufficiente. Si vuole sempre di più, la macchina più bella di quella del collega, la casa più grande di quella dell’amico e si smarrisce la semplicità delle cose, ovvero il fulcro dell’esistenza. Così nasce il caos che si sposa molto bene con il concetto di gioco d’azzardo patologico. In pochissimo tempo si passa dal tutto al nulla, da una felicità che c’era ma che non si apprezzava, alla infelicità che si manifesta attraverso disagio, angoscia, riduzione del tono dell’umore ed ansia. Il denaro può indirettamente provocare la felicità perché consente una vita più agiata e ricca di scelte. Le difficoltà economiche provocano stress psicofisico e professionale e difficilmente si è felici. Concludendo, il rapporto col denaro deve essere rispettoso ed equilibrato.
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