Il DNA, una scoperta che ha rivoluzionato gli studi della genetica ma anche una storia di mancati riconoscimenti, come avvenne per Rosalind Franklin.
“il 28 Febbaio del 1953, Francis Crick e James Watson, annunciano di aver scoperto come il DNA porti con se’ l’informazione genetica” Questo piu’ o meno il contenuto di una targa esposta in un noto pub nel centro di Cambridge.
I protagonisti sono due giovanissimi e sfrontati scienziati: Francis Harry Compton Crick e James Dewery Watson, finora sconosciuti e poco concludenti, che si sentono brindare a gran voce all’interno del pub, vantandosi della mirabile scoperta, omettendo pero’ di aver sottratto alla collega Rosalind Franklin, una foto a raggi X che per loro fu determinante nella risoluzione dell’enigma.
Si ! Un vero e proprio furto. Una storia romanzesca di un grande successo in parte rubato e non meritato, del quale ancora si parta a distanza di ben settanta anni!
I due giovani scienziati nei loro racconti si auto incensavano parlando di aver scoperto “il segreto della vita”.In realta’ si trattava di una questione squisitamente fisica: La forma della molecola del DNA, in realta’ individuato gia’ da quasi 100 anni grazie al biochimico svizzero Friedrich Miescher, il quale si accorse di come ogni cellula umana contenesse nel proprio nucleo una sostanza denominata nucleina. Pare che questa stessa sostanza fosse responsabile del trasporto del patrimonio genetico, perchè aumentava quando la cellula si divideva ed anche perchè gli spermatozoi ne contenevano una grande quantità.
Per anni non ci fu certezza che proprio la nucleina e non le proteine, che per la loro varieta’ e complessità sembravano le piu’ deputate al trasporto del patrimonio genetico, fosse la depositaria dei geni, cosa che venne acclarata a metà del secolo scorso e la nucleina comincio’ a chiamarsi definitivamente DNA.
Inizio’ una grandissima competizione tra scienziati e quando James Watson chiese alla ignara e turlupinata Rosalind Franklin di vedere le immagini del Dna che aveva ottenuto, lei non ne volle sapere nulla.
Fu il superiore della Franklin ,Wilkins a mostrare a Watson e Crick la foto 51, un vero capolavoro di cristallografia a raggi x e fu proprio costui , dieci anni dopo circa a condividere il Premio Nobel per la Medicina e la fisiologia con i due approfittatori e non la donna autrice della foto, Rosalind Franklin. La foto a raggi x mostrava la forma di una doppia elica: una scatola arrotolata su se stessa, costituita da due metà complementari, che contenevano quattro elementi fondamentali: adenina, guanina, timina e citosina. Ecco come faceva il DNA a replicarsi: a partire da una delle due metà era possibile ricostruire la metà complementare.
Purtroppo l’autrice delle splendide foto ottenute in laboratorio non era riuscita ad intuire, probabilmente anche lei ci sarebbe potuta arrivare con il tempo se non avesse avuto la sciagura di incontrare dei colleghi scorretti .Finchè fu in vita non le venne attribuito alcun riconoscimento, e quando, nel 1962 venne conferito il Nobel a Watson, Crick e Wilkins, la Franklin era già morta e non venne nemmeno citata.
Un romanzo avvincente dove vince “il cattivo”. Da una parte Rosalind Franklin, cauta e metodica e dall’altra i suoi rivali, avventurieri e spregiudicati. Un modo diverso di fare scienza: Una cercava le prove incontrovertibili, gli altri inseguivano il successo con ogni mezzo lecito e non.
Purtroppo la vita ci insegna ancora oggi che il mondo non e dei buoni ma dei furbi senza scrupoli. Riposa in pace Rosalind Franklin!