La Natura non smette mai di stupire e continua a regalarci grandi e importanti sorprese. È stata, infatti, scoperta dal Gruppo Speleologico di Todi la cavità mai esplorata a cui è stato dato il nome di Gola del Cervo. Si trova sul monte soprastante l’abitato di Pale, frazione del comune di Foligno, lo stesso massiccio dove si apre la famosa Grotta della Abbadessa, una cavità ora visitabile. Questa scoperta entusiasmante offre un nuovo e affascinante scenario che attende di essere esplorato.
Gli indizi che portano alla scoperta
Ogni speleologo che si rispetti sa che all’interno delle grotte, le correnti d’aria si generano anche grazie al rapporto tra differenza di pressione ed ambienti posti a differenti quote. Un indizio importante è stato individuato dal Gruppo Speleologico di Todi durante un’escursione nel luglio 2016. Durante quella visita, fu individuata una piccola fessura tra gli strati della roccia da cui fuoriusciva un forte soffio d’aria. Questa scoperta è stata fondamentale per avviare l’opera di allargamento del foro, fino a farlo diventare un piccolo passaggio attraverso il quale gli speleologi hanno potuto accedere ad un più vasto sistema sotterraneo.
Finalmente, il 30 aprile del 2017, dopo varie disostruzioni in una galleria discendente e una lunga e faticosa bonifica di passaggi franosi, la squadra del Gruppo Speleoologico Todi è entrata all’interno di un imponente e alto “salone” lungo oltre cento metri, con enormi stalagmiti, multiformi formazioni calcaree e stratificazioni geologiche, in un vasto scenario completamente sconvolto da antichissimi eventi tettonici. La cavità è stata catastata con il nome di Gola del Cervo.
Nella parte esplorata, la cavità presenta importanti emergenze paleo-genetiche, e proprio per questo è prevista una prossima visita dove verranno eseguite prospezioni geologiche. Inoltre, è già in fase di realizzazione il primo rilievo topografico che favorirà l’inizio della seconda fase esplorativa e di ricerca scientifica. Gli speleologi tuderti auspicano un clima di collaborazione tra i “colleghi“ speleologi umbri e la comunità di Pale, che rimane vera custode del grande patrimonio naturale dell’intera area.
La scoperta della Gola del Cervo è una testimonianza dell’infinita bellezza e complessità della natura che ci circonda. Gli speleologi tuderti, con la loro passione e dedizione, hanno aperto una finestra su un mondo sotterraneo affascinante, ricco di formazioni geologiche mozzafiato e stratificazioni che raccontano la storia di antichi eventi tettonici. Questa scoperta offre una grande opportunità per l’esplorazione scientifica e la conservazione di questo prezioso patrimonio naturale. Speriamo che la collaborazione tra gli speleologi e la comunità locale possa contribuire a proteggere e valorizzare la Gola del Cervo per le future generazioni, affinché possano ammirare e apprezzare la magnificenza di questa meraviglia sotterranea.
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