L’inflazione in Italia dovuta al periodo di crisi post pandemia e alla guerra Russia-Ucraina ha colpito anche i generi alimentari, creando gravi problemi agli italiani nel fare la spesa, ma con un po’ di accortezza non bisognerà rinunciare ad una sana alimentazione e ad aiutare la piccola economia interna, rivolgendosi direttamente ai produttori.
Secondo i dati nel report di luglio 2023 dell’Istat l’inflazione dei beni alimentari da luglio 2022 a luglio 2023 è pari al + 10,9%, ma la buona notizia è che tra giugno 2023 e luglio 2023 ha subìto una lieve decelerazione rispetto ai mesi precedenti, precisamente del -0,1%, con differenza tra alimenti lavorati (+ 0,9%%) e non lavorati (-0,8%).
In aumento il mercato del biologico
Secondo un’indagine Coldiretti è invece in aumento l’agricoltura biologica: in Italia la Superficie Agricola Utilizzata (SUA) destinata al biologico ha raggiunto il record storico di 2,3 milioni di ettari pari al 19% del totale, e sono aumentati anche gli operatori del biologico (+7,7%) con oltre 75800 produttori. Salgono anche i consumi in Italia e il valore del mercato interno biologico è pari al 3,7 miliardi, anche se la crescita complessiva rispetto l’anno precedente è solo del 0,5%. Questi risultati contribuiscono a fare dell’agricoltura italiana una delle più green d’Europa.
«I risultati del biologico – dice il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini – confermano l’impegno degli agricoltori italiani per la sostenibilità ma anche la capacità imprenditoriale nel rispondere alle nuove domande dei consumatori per prodotti che rispettano l’ambiente, di alta qualità e legati al territorio come confermato dal fatto che ben 25 milioni di italiani hanno fatto la spesa nei mercati contadini promossi da Campagna Amica diffusi lungo tutta la Penisola».
Mantenere una dieta sana ed equilibrata
Dato il periodo la soluzione più semplice potrebbe sembrare quelle del “cibo spazzatura”, generalmente più economico e apparentemente più gratificante perché ricco di “calorie vuote”, cioè quelle dal grande apporto energetico, che però non forniscono nutrienti utili: cibi e bevande non sane, che fanno ingrassare, dando una grande sensazione di energia ma che è solo momentanea e che non fornisce i nutrienti utili all’organismo.
Non bisogna però rinunciare ad una sana alimentazione e ad aiutare la piccola economia interna favorendo i produttori locali, adottando alcune soluzioni che permetteranno anche di risparmiare. Applicando infatti un po’ di cura e tempo alla spesa, questi e altri consigli possono essere utili non solo per superare questo periodo in modo eccellente ma anche per riscoprire vecchie tradizioni ormai quasi dimenticate.
Alcuni consigli pratici per una spesa sana ed economica
Una soluzione evergreen è evitare le porzioni singole, come quelle in busta, poiché nel dettaglio costano di più rispetto alle varianti più grandi. Per quanto riguarda i generi alimentari sarà utile ridurre il consumo di carne e pesce facendo anche del bene al pianeta e ai suoi abitanti, o comunque almeno orientarsi verso carni bianche e pesce azzurro.
Questo non vuol dire rinunciare ai nutrienti che servono, ma solo assumerli in un altro modo come attraverso i legumi, soprattutto quelli secchi, come ceci, lenticchie e fagioli, da comprare sfusi perché generalmente più economici anche grazie alla possibilità di dosaggio in base alle possibilità e necessità del momento. Altro ingrediente base per una dieta sana ed economica sono i cereali che sono ricchi di fibre, specialmente quelli integrali, anche quelli si trovano sfusi nei negozi specifici.
Indispensabile per la dieta mediterranea è il pane e pochi sono gli italiani che riescono a rinunciarvi, ma dato l’argomento sarebbe utile imparare a farselo in casa comprando gli ingredienti giusti, da poter riutilizzare anche per fare i dolci, così da evitare il consumo di merendine e simili. Infine cercare nei mercati produttori di frutta e verdura, da acquistare di stagione: patate, carote, aglio e cipolle sono alimenti estremamente versatili ed economici ricchi di sostanze nutritive.
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