ALLERGIA,GONFIORE ADDOMINALE,INTOLLERANZE,STIPSI CRONICA ED ALTRO SPIEGATE DAL DOTT. MORENO FINAMONTI, MEDICO SPECIALISTA IN MICROBIOLOGIA E VIROLOGIA

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Negli ultimi anni il microbiota intestinale è stato protagonista di molti studi. Dalle ricerche è emerso che un microbiota in salute garantisce benefici enormi a tutto l’organismo.

Con il termine microbiota s’intendono i diversi miliardi di microrganismi presenti nel tubo digerente, principalmente nel colon: batteri, virus, funghi e protozoi.

Questa popolazione di microrganismi è stimata essere approssimativamente 10 volte il numero di cellule dell’intero organismo.

La ricerca ha dimostrato che il microbiota intestinale svolge numerose ed importanti funzioni per tutto l’organismo.

È fondamentale nella risposta immunitaria dell’ospite, in soldoni : una buona flora intestinale aiuta a sconfiggere le malattie;

Regola il metabolismo ed il senso di sazietà, protegge l’apparato cardiovascolare, elimina le tossine, favorisce il corretto processo digestivo, contribuisce alla biosintesi di varie vitamine in particolare vitamina B12 e K.

Un fondamentale aspetto da sottolineare sono le connessioni tra pancia e cervello.

Michael D. Gershon considerato uno dei padri della neurogastroenterologia afferma che il sistema gastroenterico è dotato di un cervello e che lo sgradevole intestino è più intellettuale del cuore e potrebbe avere una capacità emozionale superiore.

 

 

Quanto possa essere importante il microbiota e di conseguenza il benessere del proprio intestino lo spiegherò nei prossimi articoli.

Dopo le scoperte fatte, Gershon asserisce che nelle viscere esiste un vero e proprio cervello, un cervello enterico, una rete a doppio strato dall’esofago al retto che gestisce in autonomia le funzioni digestive e corporee senza ricevere ordini dal cervello che sta nella testa.

Gershon scopre il cervello enterico studiando la serotonina, un neurotrasmettitore noto come l’ormone del buon umore.

Lo scienziato si accorge che il 95 % della serotonina è prodotta dall’intestino e non dalle ghiandole del cervello racchiuso nella scatola cranica.

Di seguito Gershon afferma che le cellule nervose intestinali sono dei veri e propri neuroni cerebrali, in quanto simili a quelle presenti nella testa, poiché utilizzano le stesse sostanze per comunicare.

D’altra parte è ormai evidente, che il grosso intestino non è soltanto deputato all’escrezione delle feci ed all’assorbimento di acqua e sali, ma ha invece un impatto significativo sulla salute correlata alla specifica composizione del microbiota.

Il materiale digerito dall’intestino tenue viene trattenuto per 6-12 ore nel cieco e nel colon destro per essere fermentato dai batteri e mescolato con i prodotti del loro metabolismo.

La fermentazione rappresenta il meccanismo di elaborazione finale dei carboidrati e delle proteine, con produzione di acidi grassi a catena corta ( SCFA), H2 e CO2, ammoniaca, amine, fenoli ed energia.

Il microbiota e’ anche un importante favore dello sviluppo della risposta immunitaria.

L’interazione tra il tratto gastrointestinale e microbiota nell’ individuo sano è ben bilanciato, ma l’eventuale venir meno di questo equilibrio può portare a patologie intestinali ed extraintestinali.

Il concetto fondamentale è fare capire alla persona che il sistema immunitario, la digestione, l’umore, l’apparato cardiovascolare, la biosintesi di alcune vitamine, la regolazione del metabolismo, il senso di sazietà, le allergie, la stipsi, sono strettamente correlate con l’intestino ed il suo sistema nervoso.

Sperando di aver stuzzicato il vostro interesse, nei prossimi articoli approfondirò i singoli casi.

Dott. Moreno Finamonti medico specialista in Virologia e microbiologia.