RIEVOCAZIONI STORICHE IN UMBRIA: FUGA DEL BOVE A MONTEFALCO

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Cari lettori,

dopo una breve pausa la Voce del Centro torna con una rubrica dedicata alle rievocazioni storiche di cui e’ricca la nostra bellissima Regione. Sarà un’occasione per ricordarne le date ma soprattutto per far conoscere a chi non sa, le radici storiche che si tramandano  fino ad  oggi grazie alla passione e all’amore degli abitanti dei vari comuni e paesi in cui si svolgono. Non ci resta che augurarvi una buona lettura sperando di farvi cosa gradita!

La Fuga del Bove è una festa tradizionale che si tiene a Montefalco, in Umbria. Questa manifestazione folcloristica è parte integrante della cultura e della storia della città. Le date del 2024:dal 2 al 19 Agosto in Piazza del Comune e  apertura delle taverne dal 3 al 18 agosto.

Originariamente conosciuta come “La Corsa dei Bovi”, la festa ha radici antiche e rappresenta un momento importante per la comunità di Montefalco. L’evento si svolge tipicamente durante il periodo estivo, come parte delle celebrazioni locali.

Il sonetto in dialetto del 1938 di Oddone Metelli che abbiamo menzionato è infatti una descrizione poetica e vivida di questa tradizione. E’ chiaro che questo componimento cattura l’essenza e l’atmosfera della Fuga del Bove, trasmettendoci l’importanza che questa festa ha per i cittadini di Montefalco.

La corsa dei bovi
Se sentono li strilli !!..
Ecco che sbuscia!
Me pare de vedene un prigioniero
da lu collu a le corna a tese lunghe
e mentre lo tiron cento vraccia,
li jostraduri gareggiano allegri
je sardono dintorno…
Glie spruzzono su la vocca e su le froce
quell’indruiu
e ‘stu poracciu sbuffa, se dimena.
…Rassegnatu a lu destinu sua, lu capo piega a lu colpu tremendu,
lascianno scappane a terra come da lu piettu
un mugghiu, che ‘gni core agghiaccia…”
Oddone Metelli – 1938

 

La Fuga del Bove di Montefalco è una festa ricca di storia e tradizione che si è evoluta nel tempo, passando da un’antica pratica cruenta a un evento festoso e competitivo. Ecco un resoconto della sua evoluzione e dello stato attuale:

Origini antiche:

  • In passato, durante il giorno di Natale, un bove veniva fatto ubriacare con vino e pepe.
  • L’animale veniva poi condotto per le strade in salita fino alla piazza principale.
  • Una volta liberato, il bove sfogava la sua rabbia sulla folla.
  • La gente lo provocava con stracci color porpora e pupazzi, rifugiandosi dietro cancellate di legno.
  • L’evento si concluse con la macellazione del bove, la cui carne venne consumata da tutte le famiglie “per devozione”.

La festa moderna:

  • Oggi, la Fuga del Bove si è trasformata in una serie di competizioni tra i quattro quartieri storici di Montefalco: Sant’Agostino, San Bartolomeo, San Fortunato e San Francesco.
  • I quartieri si sfidano per vincere l’ambito Falco d’oro.

Le gare includono:

  1. Esibizioni di tamburini e sbandieratori
  2. Competizione di tiro con la balestra
  3. Staffetta
  4. La “Corsa dei Bovi”, rievocazione dell’antica Fuga del Bove

La Corsa dei Bovi:

  • Ogni quartiere allena e cura un toro selezionato durante l’inverno.
  • Durante la gara, i portatori guidano il loro bue lungo un percorso accidentato.
  • La corsa si svolge tra due ali di folla festante.
  • Il bue più veloce viene proclamato “campione”.

Festeggiamenti:

  • Dopo le gare, ogni quartiere celebra nelle proprie “taverne” fino a tarda sera.

Questa moderna versione della Fuga del Bove mantiene vivo lo spirito della tradizione, trasformando una pratica un tempo crudele in un evento che unisce la comunità attraverso la competizione e la festa, nel rispetto degli animali e delle tradizioni locali.

La Fuga del Bove di Montefalco è un evento che coinvolge attivamente i quattro quartieri storici della città, ognuno con la propria identità, colori e tradizioni culinarie. Ecco un riassunto delle caratteristiche di ciascun quartiere:

  1. Quartiere Sant’Agostino
    • Colore: Verde
    • Stemma: Un cuore
    • Sede: Chiostro di S. Agostino
    • Piatti tipici: Sformato alla S. Agostino, Stinco di Maiale al Forno, Stracciata all’Uovo e Tartufo
  2. Quartiere San Bartolomeo
    • Colore: Rosso
    • Stemma: Un coltello
    • Sede: Giardino di San Bartolomeo in Piazza Dante
    • Piatti tipici: Agnello Tartufato, “Gnocchi de lu bove”, Rocciata
  3. Quartiere San Fortunato
    • Colore: Giallo
    • Stemma: Un Albero
    • Sede: Vicolo degli Operai nell’orto del Palazzo “Santi – Gentili”
    • Piatti tipici: Porcaccia di Maiale, Gnocchi ai 4 Formaggi e Tartufo, Cialda con Macedonia e Gelato
  4. Quartiere San Francesco
    • Colore: Azzurro
    • Stemma: Una croce
    • Sede: “Giardino delle Carceri” in Via Ringhiera dell’Umbria
    • Piatti tipici: “Delizie del Gabelliere” (Gnocchi ripieni di ricotta e tartufo), Strangozzi al tartufo, carne alla brace, Pere al Sagrantino, Tozzetti al Sagrantino

Ogni quartiere ha una zona specifica della città sotto la sua giurisdizione, incluse alcune ville nei dintorni. Durante la Fuga del Bove, questi quartieri competono in varie gare, tra cui la Corsa dei Bovi, per aggiudicarsi il Falco d’oro.

La competizione non si limita solo alle gare, ma si estende anche all’ambito culinario, con ogni quartiere che offre specialità locali nelle proprie taverne. Questo aspetto gastronomico aggiunge un ulteriore livello di ricchezza culturale all’evento, permettendo ai visitatori di assaporare i piatti tipici di Montefalco.

Questa struttura dei quartieri e la loro partecipazione attiva alla festa contribuiscono a mantenere vive le tradizioni locali, rafforzando il senso di comunità e offrendo un’esperienza unica sia per i residenti che per i visitatori.