Le due tipologie di ciliegie presenti sul nostro territorio sono: le cosiddette “maggiaiole”, che si maturano fra Maggio e Giugno, e quelle che, invece, maturano nel mese di Luglio.
Le più ambite erano le seconde, in quanto più saporite e grandi, mentre le maggiaiole risultavano più piccole e meno gustose, perché non avevano assorbito molto sole.
Il mangiare le ciliegie sulle piante altrui era lo sport preferito di noi ragazzi, specialmente quelli più spartani e sfacciati delle periferie di Foligno.
Ognuno di noi si sceglieva la pianta preferita e quelli che potevano salire più in alto avevano il compito di fare da vedette per segnalare l’eventuale arrivo del padrone “inferocito” delle piante di ciliegie.
C’è chi era fornito di una busta di nylon, per portare poi a casa il prezioso bottino di ciliegie, mentre la maggior parte le coglieva e le mangiava direttamente sull’albero.
Bisognava stare attenti, in ogni caso, a non fare troppo rumore e a non rompere i rami di ciliegie.
Si doveva aver rispetto dell’albero ed evitare meno danni possibili.
Negli anni Sessanta fu eclatante il fatto che i ragazzi più grandi di Vescia, oramai diciottenni, giunsero davanti “al bar Zara” con una 500 scoperchiata, dalla quale spuntava una pianta colma di ciliegie, il tutto per la gioia degli avventori del bar.
Una goliardata oggi degna di denuncia.
Non so se questa pratica di spesa “proletaria” accade ancora oggi, ma sicuramente non è più facile come a quei tempi. So soltanto che, in quei tempi, le ciliegie mangiate negli alberi erano sicuramente le più buone e le più fresche!
LO SPARTANO
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