La nostra società, così progredita sotto molti aspetti, sembra implacabilmente co-responsabile del nostro malessere da stress.
L’eccesso e la velocità di input e di informazioni non ci permettono d’integrare quest’ultime con la riflessione, le fantasticherie, la discussione, il sogno.
Siamo sempre alla ricerca di sensazioni e di sensazioni sempre più forti; inoltre i modelli culturali del non rispetto delle regole, dell’individualismo sfrenato, dell’anaffettivita’, dell’inadeguatezza educativa hanno strutturato una inondante maleducazione che obbliga a vivere nello stress e di stress.
Da questa premessa si capisce come sia di primaria importanza conoscere e valutare i propri parametri “stressori” e acquisire la consapevolezza del rischio al quale andiamo incontro.
Uno degli elementi che potrei affermare essere diventato ormai una sorta di ideologia di stampo consumistico è il tradimento.
Chi meglio del tradimento è capace di generare stress?!
Dante Alighieri nella sua Divina Commedia aveva considerato il tradimento come il peggiore dei peccati ed infatti aveva messo coloro che si erano macchiati di tale delitto nell’ultimo girone, ma non gli adulteri, come dire, considerava il tradimento amoroso una sorta di “peccato veniale”.
Non considerava invece veniale il tradimento della parola data e dell’amicizia; oggi purtroppo queste considerazioni possono sembrare se non patetiche certamente banali, ma così non è. Riflettete, non fate agli altri quello che non volete sia fatto a voi, la terapia è semplice e, la società forse un poco migliore.
Caro Sarzani, gli alieni ci schiferebbero di meno.
Dott. Moreno Finamonti