L’ETA’
L’età si potrebbe definire come la misura del tempo che passa. In realtà, se prendiamo in considerazione l’essere umano, la definizione di età non è così semplice ma è più complessa.
Si distinguono le seguenti tipologie di età: cronologica, biologica, psicologica e funzionale.
L’età cronologica altro non è che la mera età scandita dal calendario.
In base all’età cronologica l’OMS ha classificato il processo di invecchiamento nell’uomo in sei fasi:
– età adulta con dominante giovane: 15-30 anni;
– età matura: 31-45;
– età transizionale o dell’uomo “invecchiante”: 46-60 anni;
– terza età: 61-75 anni;
– quarta età 76-90 anni;
– età dell’uomo molto anziano: più di 90 anni.
L’età biologica è un patrimonio personale di ciascun individuo: ognuno ha la propria età biologica, inquadrabile come l’età che una persona dimostra in rapporto alla qualità dei suoi tessuti, organi ed apparati, comparata ai valori standard (“normali”) di riferimento. E’ un concetto di età “dinamica”, espressione di processi di maturazione biologica e di influenze ambientali esterne su fondamenta geneticamente decisive. Il limite dell’età biologica dell’uomo oggi è stabilito, secondo i principali studiosi del settore, a 115-120 anni.
L’età psicologica è correlata alla capacità di adattamento individuale nel contesto delle esperienze maturate e si manifesta come percezione della propria immagine e della maturità del proprio “io” calato nell’ambiente.
L’età funzionale è l’espressione dell’interazione tra l’età biologica e quella psicologica, una specie di momento di sintesi in grado di consentirci una più omogenea definizione della capacità funzionale di un individuo sotto il profilo della sua forma psico-fisica.
DOTT. MORENO FINAMONTI